Fonte: nutrizioneesalute.it

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Per fobia si intende la paura esagerata (patologica) indotta da un oggetto, una circostanza, un luogo o un evento. Il soggetto affetto da fobia riconosce che il timore provato è sproporzionato rispetto al pericolo reale, è consapevole della irrazionalità della sua paura ma è incapace di controllarla. Poiché l’esposizione induce aumento esagerato dell’ansia, che può sfociare in un attacco di panico, il soggetto fobico adotta un comportamento evitante, teso cioè ad evitare l’oggetto, la circostanza, il luogo o l’evento che induce panico.

Tipi di fobie

Le fobie possono essere classificate in vario modo. La classificazione più semplice prevede quattro gruppi:

  1. fobie semplici;
  2. agorafobia;
  3. fobie sociali;
  4. altre fobie (non meglio specificate)

Fobie semplici

Le fobie semplici sono quelle meno frequenti e si riferiscono ad oggetti inanimati (sporco, aghi, siringhe etc), a luoghi o circostanze naturali (altitudine, buio, tuoni, luoghi chiusi, etc), ad animali (ragni, serpenti, etc) o situazioni generiche (guidare l’auto, viaggiare in aereo, entrare in un cimitero, etc). Queste fobie compaiono quasi sempre singolarmente, spesso durante l’infanzia, e compromettono in misura generalmente modesta la vita di relazione. Alcune fobie possono essere particolarmente bizzarre, con comportamenti evitanti molto elaborati, per esempio la paura di vedere manifesti mortuari sui muri con conseguente scelta di un “percorso sicuro”.

Agorafobia

Molto più complessa da definire ed invalidante sul piano sociale è l’agorafobia (agorà=piazza, luogo pubblico). Si tratta di un insieme complesso di paure che vanno dai luoghi aperti e/o affollati alla paura di viaggiare, di uscire di casa, di entrare in un supermercato, di prendere l’autobus, etc. E’ forse la fobia più frequente e colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini.

Fobia sociale

Le fobie sociali sono caratterizzate dal rapido aumento dell’ansia quando il soggetto si trova in situazioni pubbliche che lo espongono al giudizio altrui, per esempio parlare davanti a più persone. Va tuttavia notato che per situazioni pubbliche non si deve necessariamente intendere un contesto affollato: il soggetto con fobia sociale può infatti entrare in ansia se deve portare a pranzo anche un solo collega o deve firmare un assegno mentre è osservato dalla cassiera di un negozio.

Fobie non meglio specificate

Fra le fobie non meglio specificate si classificano tutte quelle che non ricadono nelle tre precedenti: per esempio la paura di ammalarsi (ipocondria), di contrarre una malattia se si usa un bagno pubblico, di rimanere soffocati da una lisca se si mangia il pesce etc. In questo gruppo si fa rientrare anche la dismorfofobia, cioè la paura di parti del proprio corpo ritenute ripugnanti, come un naso imperfetto, un seno giudicato troppo piccolo o troppo grande, il doppio mento o i glutei troppo abbondanti e/o sporgenti. Nell’anoressia nervosa sono spesso frequenti i tratti della dismorfofobia: anche quando l’anoressica riesce ad ammettere che il proprio peso è sceso al di sotto della soglia minima, trova comunque che troppo abbondanti alcun sue parti, quasi sempre l’addome e/o i fianchi.